Il 15 aprile 1972, Georges Golay, all’epoca capo di Audemars Piguet, disegnò un orologio che avrebbe avuto un tale impatto sull’universo dell’orologeria che, 50 anni dopo, continua ad essere uno dei segnatempo più desiderati dai collezionisti di tutto il mondo. Parliamo del Royal Oak, disegnato dall’inimitabile Gerald Genta e che, al momento del lancio costava 3.750 franchi svizzeri, esattamente lo stesso prezzo di una Jaguar XJ6. Il Royal Oak è stato considerato sin dalla sua prima presentazione un’icona, riuscendo ad essere considerato un oggetto del desiderio anche dalle generazioni successive. 50 anni rappresentano una pietra miliare significativa. Un traguardo che merita celebrazioni di altissimo livello.
In occasione di un’intervista rilasciata poco prima del lancio, Michael Friedman, responsabile delle complicazioni di Audemars Piguet, ha dichiarato: “Penso che la chiave sia che stiamo celebrando il 50° anniversario onorando il passato ma senza dubbio abbiamo anche piantato i semi per il futuro. Quello dell’anniversario è un anno in cui si guarda tanto al futuro quanto al passato e vedremo questi punti di contatto in tutta la collezione”. Dopo cinque anni di sviluppo, il Calibro 7121 è stato costruito grazie alle competenze e alla collaborazione tra i vari dipartimenti, aprendo la strada ad una nuova generazione di movimenti in-house firmati AP. Il nuovo meccanismo sostituisce il calibro 2121 – progettato da Jaeger-LeCoultre utilizzato per la prima volta nel Royal Oak del 1972 e “messo in pensione” alla fine del 2021.
La nuova collezione è costituita da quattro modelli in acciaio, oro rosa o oro giallo 18 carati, platino, ciascuno dotato della massa oscillante “50-years” realizzata per l’anniversario del segnatempo. Proseguendo l’intervista, Friedman ha dichiarato: “Sentiamo il peso della storia del Royal Oak sulle nostre spalle e vogliamo mantenere la traiettoria lanciata cinquanta anni fa, anche per essere certi di onorare e rispettare tutto il lavoro precedentemente fatto.
Ed è qui che sono arrivati quei punti di contatto sulle finiture dei dettagli del quadrante. Il linguaggio formale rimane fedele rispetto all’originale, ma sono solo piccoli progressi, piccoli ritocchi sul lato classico, sul lato, diciamo, esistente. La nuova generazione, calibro a quattro hertz, incredibilmente affidabile, forte, riserva di carica incredibile, soprattutto, finiture squisite. Il nuovo Openworked Selfwinding Tourbillon, sta portando la traforatura e i tourbillon nel futuro. Quindi questi due modelli riassumono davvero dove è stato lo sforzo”.
La massa oscillante è visibile attraverso il fondello in vetro zaffiro, è stata interamente realizzata in oro 22 carati, personalizzata con il logo “50-years” celebrativo dell’anniversario del Royal Oak e con l’incisione della firma Audemars Piguet. La personalizzazione interesserà esclusivamente i “Jumbo” prodotti nel 2022 che sfoggeranno questa personalizzazione e in questa occasione, come accade solitamente nei segnatempo complicati di AP, la massa oscillante è coordinata al colore della cassa e analogamente rifinita con un’alternanza di satinatura e smussature lucidate.